Prestare attenzione all’ambiente e alla qualità dell’acqua è una cosa talmente importante che, nel nostro Paese, esistono leggi e regolamenti molto severi su questo tema.
Ogni giorno, soprattutto quando si parla di rifiuti domestici e industriali, si producono molti litri di acque grigie. Per chi non lo sapesse, l’acqua grigia non è altro che l’acqua inquinata, che è stata precedentemente sottoposta a processi domestici, industriali o agricoli.
Le acque grigie sono particolarmente ricche di grassi, motivo per cui è consigliato (e in alcuni casi obbligatorio) una condensa grassi.

Condensa grassi: cos’è e come funziona
La condensa grassi, detta anche degrassatore, è un attrezzo speciale installato nelle tubazioni civili; la sua funzione principale è quella di pre-trattare le acque grigie prodotte.
Soprattutto nel settore civile dell’acqua (e quindi in quello domestico o della ristorazione), la produzione di grasso è molto alta; i grassi possono essere di origine vegetale o animale (burro, olio di pesce, olio d’oliva, arachidi, soia, margarina, ecc.) e per le loro proprietà di biocomposizione non si dissolvono in acqua a causa della loro viscosità.
Inoltre, quando questi grassi vengono a contatto con i tensioattivi (ovvero i classici detersivi che utilizziamo per pulire le stoviglie), creano schiuma che galleggia in superficie, rendendo difficile l’ossidazione dell’acqua.
Se questi grassi e schiume finiscono per disperdersi nell’ambiente, possono causare danni molto gravi; pertanto, le tubazioni devono essere prima trattate con una condensa grassi.
Il degrassatore ha l’aspetto di un pozzetto e viene posizionato dove si incontrano gli scarichi domestici. Le acque reflue finiscono in una condensa grassi prima di essere immesse nella rete di tubazioni, che le trattiene per un tempo variabile in base alla portata d’acqua calcolata.
Sfruttando il principio di Archimede (che stabilisce che un corpo immerso in un fluido subisce una spinta dal basso verso l’alto pari al peso del liquido spostato), sappiamo che i grassi e gli oli che sono intrinsecamente più leggeri tendono a emergere.
D’altra parte, le sostanze più pesanti come i fanghi si depositano sul fondo; pertanto, l’acqua “più pulita” può defluire ed essere immessa nello scarico.
Condensa grassi: materiali e come posarla
In alcuni casi la condensa grassi è obbligatoria, mentre in altri si installa sfruttando il proprio senso civico. Indipendentemente dal metodo utilizzato, il prodotto deve essere conforme alla certificazione UNI CE En 1825/1.
In generale, è utile considerare l’utilizzo di un degrassatore prima di installare il sistema di drenaggio di una stanza o di una casa. In tal caso, viene prima posata la condensa grassi fatta in cemento fibrorinforzato.
Quando invece non può essere inserito nella progettazione preliminare – si pensi a sistemi obsoleti – allora vengono in soccorso altre soluzioni, come degrassatori in polietilene o PVC, più pratici e adatti anche all’installazione in spazi ristretti, per esempio sotto ai lavelli di acque grigie di origine civile.

Come pulire la condensa grassi?
La pulizia della condensa grassi comporta l’uso di una sonda chiamata Canal Jet che svuota il serbatoio dai detergenti, detriti di olio e calcare dai tubi.
Questo processo non è altro che un getto d’aria pressurizzata, che va a sanificare la vasca grazie all’utilizzo di acqua sterile.
Quando è obbligatorio installare un degrassatore?
L’installazione di una condensa grassi diventa obbligatoria in tutti i casi previsti dal decreto n. 152 del 2006. In sostanza, il decreto elenca quantità accettabili di grasso in base all’utilizzo iniziale dell’acqua.
Il limite massimo per grassi e oli animali o vegetali nelle acque di scarico è di 20 mg per litro nelle acque superficiali. Il limite per l’acqua utilizzata nelle reti fognarie è stato portato a 40 mg per litro.
I calcoli dimensionali si basano sul consumo di acqua pro capite litro, che non è quasi mai obbligatorio per le abitazioni residenziali; invece, è quasi sempre usato per le attività di ristoro, industria e settore agricolo.