Dimensionamento pozzi perdenti: cos’è e come si effettua

I pozzi perdenti sono dei tipi di buchi, perforati o scavati a mano, che in tempi non troppo lontani venivano utilizzati per raccogliere i liquami di origine umana e animale, ma anche industriale, per poi disperderli nel terreno, visto che nessuno sapeva cosa farne.

Si dice che questa situazione si riferisse al passato, però appartiene anche al nostro presente poiché le ultime normative nazionali ed europee (vedi d. lgs. n° 152/2002 e successive) vietano l’utilizzo di pozzi perdenti per il versamento di liquami o di reflui industriali “tali quali”.

Che cosa vuol dire? Che non si può smaltire rifiuti che non siano stati preventivamente decontaminati e purificati, fino al raggiungimento dei parametri richiesti per il versamento nella destinazione finale, sia che sia in un corpo idrico o nel semplice sottosuolo.

Cosa sono i pozzi perdenti?

Per essere chiari, il pozzo perdente è un manufatto con le pareti forate e senza una chiusura sul fondo. Il suo compito è quello di dissolvere le acque chiare nel terreno, restituendole alla falda acquifera.

Le leggi vigenti mirano, appunto, a controllare che l’inquinamento che l’uomo e gli animali inevitabilmente generano giorno dopo giorno, non vadano ad intaccare il sottosuolo e le falde acquifere, o almeno che non superino determinati limiti.

pozzi perdenti

Come sono costruiti?

La costruzione di un pozzo perdente inizia riducendo al minimo il fastidio per i civili; questo significa trovare una collocazione lontana da ambienti abitativi e da aree pavimentate.

La legge determina che i pozzi perdenti devono essere installati ad una profondità di almeno 2 metri da terra e lontani da cisterne e tubazioni di qualsiasi tipo.

Solitamente, i pozzi perdenti vengono creati assemblando anelli forati costruiti da ditte specializzate come risultato della lavorazione del calcestruzzo vibro-pressato.

Il posizionamento di questi oggetti nel suolo avviene in maniera molto lenta, interrando infatti un prodotto alla volta, sollevandoli senza l’ausilio delle grappe e, successivamente, posti in appositi scavi fatti in anticipo, in modo da avere pareti verticali o leggermente inclinate.

Bisogna fare attenzione alla loro capacità, che non può assolutamente essere minore al valore stimato per un pozzetto di chiarificazione (che generalmente viene installato poco più in alto o comunque in prossimità).

Dimensionamento dei pozzi perdenti

I parametri relativi alla dimensione e alla distanza dall’asse del pozzo devono essere determinati dai dati, come il tipo di terreno in cui è collocata la struttura o il tipo di schema di dispersione utilizzato.

Inoltre, al di sotto del pozzo viene predisposto uno strato di sassi di dimensioni più o meno importanti per creare uno spessore isolante di una cinquantina di centimetri.

A questo punto, gli anelli vengono abbassati a terra per essere impilati; il pozzo è dotato di varie finestre di areazione con opportuna distribuzione del pietrisco e anche queste seguono la struttura ad anelli.

I sassi più vicini alla fenditura avranno un diametro maggiore rispetto ai sassi che compongono lo strato più esterno: questo ovviamente per favorire un eventuale deflusso dell’acqua.

Quanto costa costruire un pozzo perdente?

Per quanto riguarda il costo dei pozzi artesiani, il prezzo può variare da un minimo di €2 000 euro ad un massimo di €3 500, in base a una serie di aspetti come la profondità, la difficoltà di perforazione e gli interventi accessori da realizzare.

Come si puliscono i pozzi perdenti?

Le tecniche principali per pulire le pareti e il fondo di un pozzo sono:

  • Pistonaggio
  • Pulizia con aria compressa
  • Lavaggio con getto ad alta pressione (Canal Jet)
  • Meccanismo a impulsi idraulici
  • Trattamento con anidride carbonica

Tutte queste procedure di pulizia possono essere fatte da aziende specializzate, proprio come noi di Idrospurgo. Contattaci per un preventivo senza impegno!

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