Ogni quanto va pulita la canna fumaria? qual è il procedimento giusto? Prima o poi tutti ci facciamo queste domande.
Certo, perché dare per scontato che tutto funzioni correttamente senza nessuna manutenzione può essere piuttosto pericoloso, perché mette a rischio non solo l’efficienza, ma anche la salute degli abitanti.
Andiamo con ordine; in questo articolo spieghiamo in cosa consiste la pulizia della canna fumaria e approfondiremo la questione delle tempistiche.

Perché è importante eseguire la pulizia della canna fumaria?
La pulizia della canna fumaria è un’operazione di manutenzione che non può essere ignorata. Tutti sanno che è necessario pulire regolarmente questo elemento, ma pochi conoscono i reali rischi delle canne fumarie sporche o lasciate a sé stesse.
Difatti la fuliggine che si accumula sulle pareti della canna fumaria può trasformarsi in combustibile. Pertanto, il rischio teorico di incendio non è da sottovalutare, visto che il fuoco può raggiungere facilmente lo spazio abitativo.
Non è un caso che la maggior parte degli incendi domestici si verifichi in inverno, quando le canne fumarie sono sollecitate a causa dell’attività di riscaldamento dell’abitazione e del forte utilizzo di acqua calda.
Il problema è grave e, secondo recenti statistiche, l’11% di tutti gli interventi dei vigili del fuoco riguarda, appunto, incendi domestici.
Nella migliore delle ipotesi, una canna fumaria sporca compromette l’efficienza della canna stessa. Ciò si traduce in maggiori costi di utilità.
È una dinamica subdola, che si sviluppa gradualmente in un periodo di tempo relativamente lungo; tuttavia, può causare enormi perdite finanziarie.
Ogni quanto pulire la canna fumaria?
La normativa vigente non specifica i tempi delle attività di pulizia, quindi, in questo caso, serve il buon senso.
Ad esempio, se il carburante è un fluido (tipo gas), dovrebbe essere pulito almeno una volta all’anno; invece se il combustibile è solido (come la legna), deve essere fatto almeno ogni tre anni.
Tuttavia, il criterio più preciso è l’uso delle canne fumarie. In linea generale, la pulizia va effettuata ogni 400 kg di combustibile solido e ogni 500 kg di combustibile liquido consumati.
Il periodo migliore per concentrarsi sulla cura delle canne fumarie è la primavera, quando ormai non fa più tanto freddo da dover accendere il fuoco e la fuliggine rimasta nei tubi non si è ancora indurita.
In alcuni casi, la pulizia della canna fumaria diventa urgente. Ad esempio, se c’è odore di bruciato, se noti fuliggine che cade dai tubi o se fuoriesce improvvisamente del fumo negli ambienti.

Consigli per pulire correttamente la canna fumaria
La fuliggine non rimossa e le ostruzioni lungo i condotti sono le principali cause di guasto e possono anche dar luogo a combustione spontanea, provocando ingenti danni alla struttura di ventilazione stessa.
Pertanto, la pulizia della canna fumaria è un’operazione di manutenzione importante, quindi è meglio affidarsi ad una ditta professionale per non rischiare di danneggiare il funzionamento della canna fumaria, o peggio, la salute delle persone.
In più, ci sono alcuni consigli da seguire per assicurarsi che la pulizia della canna fumaria avvenga nel miglior modo possibile.
Diamo un’occhiata ad alcuni di questi:
- La pulizia dei fumi deve essere eseguita con una certa regolarità nel tempo per prolungare la durata e l’efficienza del condotto ed evitare rischi di incendio.
Si consiglia infatti un ciclo di manutenzione annuale, soprattutto nel caso di canne fumarie condominiali. Tuttavia, si raccomanda di non superare i due anni dall’ultimo intervento. - Generalmente in primavera, una volta spento il focolare, è bene ispezionare il camino e rimuovere la fuliggine depositata prima che si indurisca e diventi difficile da rimuovere.
- Prestare attenzione ad alcuni segnali che indicano quando non è più possibile rimandare la pulizia della canna fumaria, tra cui: odore di fumo stagnante nel locale in cui è situata la camera di combustione e la caduta di fuliggine sul pavimento.
- Alcune misure influiranno sulla frequenza della pulizia del camino; si consiglia di bruciare solo legna secca di alta qualità, evitare l’uso di legna resinosa che favorisce la formazione di fuliggine, non bruciare elementi di scarto come il truciolato, il compensato o elementi verniciati, ma neanche la plastica, carta patinata, rifiuti alimentari e mozziconi di sigaretta.