Lo spurgo dei pozzi neri è un’operazione che deve essere eseguita con regolarità, altrimenti possono insorgere problemi di abitabilità e, nel peggiore dei casi, problemi di salute.
Ecco tutto quello che dovresti sapere sulla pulizia, con un focus sul prezzo e sul risparmio tecnologico senza rinunciare alla sicurezza e alla qualità del servizio.
Cos’è un pozzo nero
C’è spesso confusione tra pozzi neri e fosse biologiche; si tratta di due strutture fondamentalmente diverse e, quindi, presentano esigenze di natura altrettanto diversa.
In linea di base, un pozzo nero è una struttura che contiene le acque reflue domestiche ed è caratterizzato dalla presenza di un canale di ingresso e nessun canale di uscita; pertanto, i pozzi neri ricevono e raccolgono le acque reflue, ma non le trattano.
Questa è la differenza più importante tra un pozzo nero e una fossa biologica, poiché quest’ultima ha anche un canale di scarico per deviare le acque reflue alla rete fognaria comunale per poterle smaltire.
Poiché i pozzi neri non possono smaltire le acque reflue, si trovano spesso in case di campagna lontane dai centri abitati.

Spurgo pozzi neri: ogni quanto tempo?
L’assenza di un canale di scarico crea un accumulo di acque reflue. Occorre quindi procedere allo svuotamento, o per meglio dire, lo spurgo del pozzo regolarmente e frequentemente.
Ogni quanto dovremmo pulire i pozzi neri? È impossibile fornire risposte valide per tutte le situazioni. Il tempo che deve trascorrere tra una pulizia e l’altra dipende da molti fattori, in particolare dal numero di persone che usano il pozzo nero e dalle sue dimensioni.
Tuttavia, supponendo che il pozzo nero serva solo una famiglia e l’abitazione sia composta da cinque persone, si potrebbe sostenere che la decontaminazione dovrebbe essere eseguita ogni sei mesi, massimo un anno.
Un’indicazione generale è che, in tutti i casi, non deve passare più di un anno e mezzo tra le operazioni di bonifica.
Come si esegue la pulizia dei pozzi neri?
Logicamente, per decontaminazione non s’intende solo lo svuotamento del pozzo nero, ma anche la cosiddetta “stasatura”.
Di seguito vediamole nel dettaglio:
Svuotamento: per svuotare il pozzetto e quindi effettuare la prima fase di pulizia, è necessario inserire al suo interno un tubo per aspirazione. Il riduttore di pressione viene quindi attivato e la valvola di riempimento si apre. A questo punto, il materiale accumulato nel pozzo inizierà a fluire all’interno del tubo.
Se l’acqua di scarico proviene principalmente dalla cucina ed è quindi ricca di grasso, viene utilizzato un apposito attrezzo chiamato “palino“, la cui funzione è quella di sgrassare le pareti del pozzo.
Stasatura: il termine si riferisce al processo di pulizia e lavaggio dello scarico, che avviene dopo lo svuotamento del pozzo. Si esegue inserendo una sonda con punta forata e dai fori esce acqua pressurizzata, necessaria per rimuovere le croste.
Lo spurgo dei pozzi neri può richiedere anche delle azioni complementari, la cui la più importante è la videoispezione; si tratta dell’inserimento di una telecamera nel tubo per verificarne lo stato.
Generalmente si effettua dopo lo svuotamento per verificarne l’efficacia.

Spurgo pozzi neri: quanto costa?
È davvero difficile definire i prezzi in modo preciso e univoco per coprire tutte le situazioni possibili. Anche perché chi lavora con pulizia dei pozzi neri solitamente fissa una tariffa oraria.
In effetti, entrano in gioco molti fattori, non ultime le dimensioni, le condizioni e persino la struttura del pozzo (che può facilitare o complicare le operazioni).
Tuttavia, a determinate condizioni, possiamo fornire una panoramica dei prezzi.
- Pulizia del pozzo nero di una casa di 100 mq, per tre persone, difficoltà medio-bassa: da €80 euro a €120 euro.
- Svuotamento del pozzo nero di una casa di 100 mq, abitata da quattro o più persone, difficoltà media: da €120 a € 160 euro.
- Spurgare il pozzo nero di un edificio di 200 mq o più, che serve diverse famiglie: da €170 a €250 euro.