Per vasca di sedimentazione s’intende una fase del processo di trattamento delle acque reflue, che ha lo scopo di raccogliere le acque di scarico per poi purificarle in seguito.
Per farlo, c’è un processo di depurazione specifico, che varia per tipologia e procedura. Solitamente prevede tre fasi:
- Prima fase – grigliatura: in questa fase si separano gli agenti contaminanti più grossolani da sostanze liquide e materiali sottili;
- Seconda fase – sabbiatura: a questo punto si lascia che la sabbia si depositi naturalmente, per poi venire aspirata;
- Terza fase – disoleatura: per finire si rimuovono le sostanze grasse e oleose dall’acqua.
Grazie a questi processi, gli inquinanti possono essere effettivamente rimossi dalle acque reflue urbane o industriali.
La purificazione in alcuni casi è essenziale, in quanto la quantità di agenti inquinanti provenienti da impianti è significativamente maggiore rispetto ai liquidi che esistono nel suolo, negli oceani e nei fiumi, che hanno la capacità di purificarsi da soli.
Vasca di sedimentazione: il procedimento
Per prima cosa bisogna specificare che la vasca di sedimentazione è divisa in due scomparti, chiamati primario e secondario.
Vediamoli nel dettaglio:
Vasca di sedimentazione primaria
La vasca di sedimentazione primaria è poco profonda, non supera mai 1,80 metri di profondità. La ragione di queste dimensioni è che il vento non deve assolutamente sollevare i fanghi che vi si depositano.
In più, questi serbatoi per le acque reflue non devono essere né troppo corti, né troppo larghi, per non cortocircuitare l’ingresso e l’uscita delle acque reflue e, allo stesso tempo, per non favorire la creazione di punti morti negli angoli (innescando così fenomeni putrefattivi).
Ovviamente, la dimensione del serbatoio può variare in base a vari fattori come il tempo di permanenza o il tempo di detenzione.
Il volume della vasca deve essere tale da garantire che il tempo di permanenza (o tempo di ritenzione T) del liquame sia compreso tra 1 e 3 ore (normalmente si ipotizza un valore di circa 2 ore); per le fognature miste tale tempo di permanenza non deve essere inferiore a 20 minuti, e, in caso di pioggia, di regola si considera pari a 50 minuti.

Come spiegato prima, le vasche di sedimentazione primaria vengono suddivise in più fasi. Come prima c’è la grigliatura, susseguita da sabbiatura e per finire la disoleazione o sgrassatura.
In questa fase finale, l’obiettivo è separare gli oli e le particelle grasse dalle acque reflue, che spesso rimangono nella vasca di sedimentazione.
La velocità di decantazione segue la legge di Stokes e la teoria di Hazen, in maniera ragionevolmente approssimativa.
Durante il processo di sedimentazione primaria, viene quindi eseguita la decantazione per separare i solidi decantabili per ridurre il BOD5 di circa il 30%. Il restante 70% viene poi trasferito a successivi trattamenti biologici.
Vasca di sedimentazione secondaria
Nella vasca di sedimentazione secondaria, i fanghi accumulati al suo interno vengono ammucchiati sul fondo e, quindi, raschiati per il successivo trattamento.
Le sostanze disciolte, infatti, vengono poi eliminate e separate nella fase di decantazione.
Pertanto, il compito della vasca di sedimentazione secondaria è quello di separare i fanghi biologici dal resto del refluo.

Infatti, questi residui rimangono nella vasca di ossidazione per poi entrare nella vasca di sedimentazione per la separazione; in sintesi, i fanghi si depositano sul fondo e l’acqua trattata rimane in superficie.
In questo stadio, i fanghi secondari sono suddivisi in solidi sospesi sedimentabili (SSS), solidi non sedimentati (SSNS) e solidi disciolti biodegradabili (SDV) e potranno essere smaltiti correttamente.
Ti servono maggiori informazioni? Vuoi sapere il costo per l’installazione di una vasca di sedimentazione? Allora richiedi subito un preventivo gratuito e senza impegno sul nostro portale, cercheremo di chiarire ogni tuo dubbio!